CITY VIBES di Federica Citterio e Williams Pompei (LC, PU)
Per la proposta figurativamente innovativa che esalta le possibilità tecniche ed estetiche della tecnologia multilaminare TABU, ottenendo una texture di notevole eleganza grafica e forza espressiva basata su due sole tinte contrastanti di essenze lignee.
LEAF 3D di Riccardo Tomasoni (BG)
Per la raffinata narrazione della identità ecologica TABU ottenuta svolgendo su un pannello multilaminare un tema grafico/naturalistico basato sulla delicata texture di venature vegetali riprese da una foglia e rese tridimensionali con la tecnologia Groovy.
TEXTOUR CITIES – INTRECCI DI CITTA’ di Maria Gelvi e Rosalba di Maio (NA)
Per la virtuosa esaltazione della tecnologia dell’intarsio ottenuta attraverso texture derivate da raffinate procedure di astrazione grafica e cromatica a partire dalle planimetrie di città famose.
FLARE di Luca Tornaghi (CO)
Per l’elegante e classico approccio alla texturizzazione continua modulare realizzata con la tecnica dell’intarsio in diverse tonalità di essenze lignee di colore naturale
WOODEN MOVIES di Stefano Angelo Elli (CO)
Per l’originalità concettuale dello spunto creativo che genera una palette cromatica declinata in sottili strisce verticali a partire dal prelievo di colori desunti da sequenze fotografiche di film celebri, ottenendo alla fine geometrie e affascinanti spettri cromatici in legno intarsiato.
TONDO TONDO di Nicola da Dalto (Università degli Studi di Ferrara, Corso di Design del Prodotto Industriale)
Per la semplice e raffinata composizione modulare di quadrati e cerchi evidenziati con sfumature a contrasto della stessa essenza per ottenere un effetto di superficie tridimensionale
INCASTRI di Stefano Bertolini (Accademia delle Belle Arti di Brera, Corso di Decorazione)
Per il brillante intreccio assonometrico di figure geometriche con effetti tridimensionali di chiaro/scuro che esaltano le possibilità figurative della tecnica dell’intarsio rivisitata in chiave moderna
ORO NERO di Francesco Roversi, Greta Cappellini, Alessia Marchesi, (Politecnico di Milano, Scuola del design)
Per la combinazione armonica di figure poligonali diverse dove l’apparente casualità delle forme è ricondotta a una complessa compatibilità nella quale si esaltano le cromie luminose del legno
WAI di Beatrice Milanesi, Martina Grassi, Alice Carrera, Marco Petazzoni (Politecnico di Milano, Corso di Design del Prodotto)
Per l’allusiva ed elegante composizione di cerchi concentrici che richiama le linee naturali di accrescimento dei tronchi sezionati trasformata in maximotivo decorativo fresato su essenza lignea uniforme
HIVE WAVE di Andrea Mastroianni, Nicholas Berto, Niccolò Puglisi (Politecnico di Milano, Design del Prodotto Industriale)
Per il raffinato effetto decorativo tridimensionale ottenuto componendo tarsie di legno di tinte e dimensioni diverse composte su base esagonale a nido d’ape, creando un sorprendente chiaroscuro che conferisce alla superficie un effetto ondulato
TAVOLINO GIOIELLO di Natalia Altamura Sorokolit e Maria Vittoria Sgrò (Accademia delle Belle Arti di Brera, Corso di Progettazione Artistica per l’Impresa)
Con questo prestigioso Concorso di idee Internazionale Carpanelli è orgogliosa di contribuire allo sviluppo di questo percorso di valorizzazione culturale del vero legno.
La creatività intesa come perfetta sintesi fra l’innovazione di un oggetto d’arredo moderno e la valorizzazione dei tradizionali valori espressi dalla naturalità del legno.
Nel valutare fra i progetti presentati e l’alto valore progettuale espresso in questo concorso il tavolino “Gioiello” è quello che maggiormente esprime sintonia con il nostro modo di sintetizzare in un oggetto d’arredo l’idea attuale di ebanisteria.
BRAILLE di Matteo Corradini, Andrea Molteni, Antonio Sacchet (Politecnico di Milano, Design del Prodotto Industriale)
Per l’interessante idea di voler avvicinare gli osservatori alle superfici lignee su cui sono state realizzate a rilievo i caratteristici segni della lingua braille, abbinando in questo modo esperienza visiva e tattile. E’ stato premiato il messaggio dietro a questo progetto dalla forte valenza architettonica, cioè l’idea di trasformare in un elegante e leggero decoro quello che è un importante linguaggio universale.
GINKGO LEAF di Katia Ponti (Professionista, CO)
Per l’attenzione dedicata all’impiego delle specie legnose certificate FSC ® e per la delicatezza del decoro, i toni su toni, e per la scelta di questo particolare pianta, il Ginkgo: oltre a essere considerato l’albero più vecchio presente sulla Terra, è anche uno dei più longevi, dal momento che può raggiungere i 1000 anni. In Giappone è considerato un albero sacro, spesso presente nelle vicinanze dei templi.